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venerdì

I cani della notte di Arusha



Viviamo ad Imbaseni, un piccolo villaggio sulla strada che collega Moshi ad Arusha, nella zona del Kilimanjaro. In questo villaggio c’è una scuola professionale dove si studia per diventare autista, falegname, carpentiere, muratore, sarto... Noi facciamo principalmente i muratori e stiamo costruendo una casa che diventerà un dormitorio per gli studenti. Lavoriamo sodo, la casa sarà presto finita.

A volte passiamo la serata ad Arusha.
Poi a notte fonda prendiamo un taxi che ci riporti fino a casa.
La strada è completamente buia perché non c’è illuminazione.
Le luci dei fari della macchina ci guidano nella notte africana, silenziosa e piena di mistero.
Durante il tragitto, stretti tra i sedili, scherziamo tra di noi; discutiamo del fatto che l’Europa ci sembra lontana anni luce. Il mondo dal quale veniamo è molto, troppo diverso. Poi restiamo in silenzio e osserviamo le persone che camminano ai margini della strada. Chissà dove stanno andando a quell’ora.

Ci sono anche molti cani randagi.
Se ne vanno in giro senza meta, abbaiano contro il vento.
Sembrano disorientati in quelle strade così vuote.
Forse sono spaventati e cercano un riparo.

Molti anni fa, un poeta americano aveva scritto questa poesia:

Benvenuti nella Notte Americana
dove i cani mordono per cercare voce
faccia fato fama
per essere domati dalla Notte
in una tranquilla soffice esuberante vettura
Autostoppisti costellano la Grande Autostrada