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domenica

I giornali raccontano -1-



Mi è stato detto che in Tanzania i giornali vendono poco. Il prezzo, pur essendo ragionevole, 500 tzsh, per molti è ancora eccessivo. Per l’uomo del villaggio le disponibilità economiche sono molto limitate, quindi darà la priorità a quello che gli sembra più necessario. Ad esempio, se deve scegliere tra una soda o un giornale (costano uguale), non ci sono dubbi, alla fine prenderà la soda. Ma è logico:

1-Se ha più di 45-50 anni probabilmente non sa leggere perchè da ragazzo non ha potuto studiare; è cresciuto occupandosi del bestiame e lottando per sopravvivere. Quindi che cosa se ne farebbe di un giornale?
 2-Durante il giorno fa molto caldo e lui non ha niente da bere. L’acqua gli andrebbe benissimo, ma per berla, dovrebbe prima di tutto andare a prenderla alla fontana più vicina. Poi, trasportarla sulla testa con un secchio pesante. Dovrebbe trovare la legna per accendere il fuoco, in modo da poterla bollire. Infine ci sarebbe da aspettare che l’acqua si raffredi.

I giornali quindi vendono poco. In compenso, la coca cola e la birra fresca vanno alla grande. Ma le notizie sono tante, anzi tantissime. Penso sia un’impresa riuscire a raccontare tutto quello che succede. Il territorio è vasto e molte zone sono ancora senza elettricità e senza strade. A volte separate dalla civiltà da un parco naturale abitato da animali feroci.
I giornali quindi vendono poco, ma attitrano comunque l’attenzione di molte persone, anche quelle analfabete. Quando ogni mattina vengono esposti nel banchetto, una piccola folla si raduna li davanti. Tutti vogliono dare un’occhiata, leggere i titoli o almeno guardare le figure, e poi discutere della notizia o della foto più interessante. Spesso, la cronaca locale fa da padrona. Riesce a catturare l’attenzione delle persone perchè quelle storie parlano di loro, di come vivono, di cosa vogliono e di cosa hanno paura.
In questi giorni ho più volte comprato il citizen, un giornale in inglese che sembra molto popolare. Ecco alcune notizie tradotte: 

-Linciaggio-Folla inferocita uccide presunto ladro- (by Lilian Lucas)
Un cittadino residente a Chamwino Ward in Morogoro, mr J.O. 30, è deceduto dopo essere stato attaccato da una folla inferocita.
Mr J.O. era stato accusato di aver rubato un rubinetto che si utilizza per l’acqua.
Il comandante della polizia locale riferisce che attualmente nessuno è stato arrestato in connessione al pestaggio, ma che è stata aperta un indagine.

-Panico a scuola. Uno spirito maligno attacca alcuni studenti- (by Geoffrey Nyang’oro)
Circa 20 studenti sono improvvisamente collassati a terra dopo essere stati attaccati da uno spirito maligno. Momenti di panico ieri mattina presso una scuola elementare di Dar Es Salaam. Mr. Godfrey W., insegnante di inglese, stava procedendo con la lezione  quando la studentessa che stava alla lavagna è improvvisamente collassata sulla scrivania. Il fatto si è verificato dopo che all’interno dell’aula era stato avvertito un forte e inspiegabile vento. Mr Godfrey dice di aver provato a rianimare la ragazza con dell’acqua, ma non riusciendoci è andato a chiamare aiuto all’esterno. Nel frattempo, altri studenti hanno cominciato a collassare a terra. Allora è intervenuto il preside, invitando tutti gli insegnanti a formare immediatamente un gruppo di preghiera, in modo da scacciare lo spirito. Successivamente, dopo che molte persone erano venute in soccorso alla scuola, tutti gli studenti hanno ripreso conoscenza. Il preside dice che quei studenti dovranno sostenere gli esami la prossima settimana:-Non ho mai visto nulla del genere in questa scuola, sembra che alcuni studenti fossero temporaneamente posseduti da uno spirito maligno-
Una volta appresa la notizia, molti genitori si sono presentati a scuola: -Sono venuto a prendere mio figlio. Grazie a dio non è stato coinvolto dagli spiriti, ma credo che lo farò rimanere a casa qualche giorno, non si sa mai che cosa può succedere.-
Pastor Joseph Nyaga, uno dei sacerdoti accorsi sul luogo dell’accaduto, spiega ai giornalisti di aver trattato con successo lo spirito maligno. -Le nostre preghiere hanno messo in fuga lo spirito che aveva temporaneamente disturbato gli studenti. Le lezioni possono riprendere tranquillamente, senza problemi-

Recuperato il pitone scappato. Gli abitanti di Mwenge esultano. (by Lucas Liganga)
Era nascosto nei pressi di un vecchio generatore in disuso.
Il grande protagonista delle cronache dei giorni scorsi è stato catturato. A Mwenge, sobborgo di Dar es Salaam, si festeggia: -Sono stai giorni terribili, eravamo in pensiero per i nostri bambini, ma adesso è finita!-
Gli eroi del giorno sono due ragazzi di Mwanza, città del lago Victoria. I due, esperti di serpenti e sicuramente temerari, sono riusciti a recuperare il pitone scappato nei giorni scorsi. L’animale era destinato all’esposizione di Nane-nane. Un abitante della zona commenta -E’ una fortuna che il pitone sia stato recuperato. Questi serpenti quando sono affamati possono attaccare animali come, gazzelle, maiali, pecore, galline, gatti. Ingoiano la preda senza masticarla. Il loro stomaco produce acidi in grado di digerire qualsiasi cosa-
Quando la chiesa ruba tua moglie (by citizen reporter)
L’ondata spirituale che sta attraversando la Tanzania in questo periodo, sta determinando la costruzione di molte chiese e la formazione di gruppi religiosi che si riconoscono principalmente nella chiesa pentecostale. Ma non solo. La totale devozione alla vita religiosa sta mettendo in crisi un sempre più elevato numero di coppie. Mr. Andrew Mchovu, counsellour che lavora con The new organization development agency a Dar Es Salaam dice che sono molti i casi dove la richiesta di divorzio è motivata dall’eccessivo coinvolgimento nelle attività della chiesa da parte di uno dei coniugi. Tranne qualche raro caso, il problema riguarda sempre le donne. Jonh Edward racconta la sua esperienza: -Ho sempre considerato la chiesa come un luogo sacro dove la mia famiglia poteva soddisfare i bisogni spirituali, ma oggi non è più così. Mia moglie non è più la stessa. Da anni ormai impiega tutte le sue energie nelle attività ecclesiastiche. Sono costretto a essere padre e madre dei miei figli. Edward, padre di due ragazzi, è titolare di una piccola attività nel sobborgo di Kijitonyama, in Dar es Salaam. Dice che sua moglie è sempre in chiesa, e quando torna a casa è ugualmente impegnata a pregare. Naturalmente, non c’è nemmeno il tempo di svolgere i doveri coniugali. Quando Edward ha chiesto aiuto al sacerdote che gestisce la chiesa, gli è stato risposto che sua moglie ha ricevuto una speciale chiamata da dio. Mr.Mchovu, che oltre a counsellour è anche laureato in psicologia, dice che è necessario trovare un equilibrio tra chiesa e famiglia.
Le nuove chiese, soprattutto pentecostali, comparse in Tanzania negli ultimi anni hanno sicuramente risposto ad un reale bisogno della gente, ma oggi gli esperti mettono in guardia:- L’ondata spirituale al quale stiamo assistendo, sta mettendo alla prova troppi matrimoni. Le persone ossessionate dalla religione tendono spesso a dimenticare i propri famigliari, pensando che Dio si curerà di ognuno di loro-Spiega Mr.Mchovu.

Un caso interessante è quello del vescovo Zachary Kakobe, personaggio controverso molto seguito dai media. All’inizio di quest’anno i suoi seguaci hanno trascorso tre mesi all’interno della chiesa, organizzando turni in modo da garantire la presenza giorno e notte. Questo per fare la guardia all’insegna della chiesa che TANESCO (Tanzania Electric Supply Company) aveva ordinato di rimuovere(l’insegna ostacolava i pali della luce). Una seguace di Kakobe, Francisca Mathew, 45 anni e madre di tre ragazzi, risponde così all’intervista del citizen:-Stavo facendo quello che dio voleva.  Spesso ho dovuto farlo di nascosto a mio marito. Ma niente è cambiato in famiglia perchè mi organizzavo e riuscivo a occuparmi anche dei lavori di casa-
Alla fine, l’insegna è stata rimossa all’inizio di marzo, dopo tre mesi di attese.

Senza dubbio, nelle chiese la maggioranza è costituita da donne. E sono sempre loro a cadere a terra (apparentemente prive di sensi) durante la celebrazioni.
Janet Rweyemamu, 20, racconta di sua madre:- è sempre occupata. Talmente occupata che raramente la vediamo a casa. Ci manca molto, anche se effettivamente vive con noi. Deve sempre a servire dio, per una cosa o per un’altra. Lunedi lezioni di Bibbia, martedì incontro per donne, mercoledi incontro per nuovi convertiti...Chi organizza le attività ecclesiastiche dovrebbe essere più flessibile e tenere conto del fatto che le famiglie hanno delle priorità. I credenti si trovano di fronte a un bivio. Sono forzati a dover scegliere tra la famiglia e dio. Ma se le attività della chiesa si svolgessero in tempi e orari ragionevoli questo dilemma non ci sarebbe-
Pastor Paul Safari, della chiesa pentecostale di Dar Es Salaam (DPC), difende il comportamento dei religiosi dicendo che non c’è nulla di sbagliato nel prendere parte alle attività.-Abbiamo diversi gruppi, ognuno è libero di scegliere a quale attività partecipare. Le donne svolgono attività sempre più importanti e sono affidabili. Per questo penso che dovrebbero poter accedere al sacerdozio. Perchè siamo uguali di fronte a Dio. E non credo che passino più tempo in chiesa che a casa, mancando ai propri doveri. E poi, ricordate che gli obblighi famigliari valgono per entrambi i coniugi-