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sabato

Un politico -1-


Hanno portato le sedie, messo le bandiere e uno striscione. 
La gente attende silenziosa. 
Quando arrivera` il loro idolo?
C`e`un camion col palco montato sul cassone. Due uomini collegano l`impianto voce e le casse iniziano a sparare musica. I colori azzurro, bianco e rosso sono dappertutto. Sulle fiancate del camion, sulle magliette della gente e sui manifesti appesi. Sono i colori del Chadema, cioe` il partito dell`opposizione. Tra pochi giorni ci saranno le elezioni provinciali dell`Arumeru, il distretto dove abito, e i politici cercano consensi. Da queste parti il Chadema e` forte, mentre il CCM, il partito al governo, e`debole.
Chi vincera`?
Anche se si tratta di elezioni provinciali per un solo distretto, il momento e`cruciale. Potrebbe essere l`occasione per la prima grande vittoria dell`opposizione.
Era successo che il presidente della provincia Arumeru era morto per cause naturali; quindi bisognava scegliere un nuovo rappresentante. Il CCM, proponendo come candidato Sioi Sumari, il figlio del defunto presidente, si era tirato la zappa sui piedi. I media, l`opposizione e anche alcuni membri del partito si erano indispettiti e avevano parlato di nepotismo, scelta antidemocratica e poca serieta`.
Ad ogni modo non c`e` piu` tempo, tra pochi giorni si vota e bisogna convincere la gente.
Il comizio del Chadema si svolge nel campo da calcio dietro casa mia, cosi` assieme a Bwana Nkruvi , un signore di Imbaseni, vado a vedere. Un uomo sale sul tetto del camion e parla al microfono. E` l`inizio:
-Tra poco arrivera` e sara in mezzo a noi. Il nostro amato candidato...Joshua Nassari! La folla esulta.
L`uomo al microfono: people!
La folla risponde: is power! 
L`uomo al microfono: people!
La folla risponde: is power! 
-Mentre aspettiamo Nassari, vorrei pregare assieme a voi per santificare e purificare questo luogo. Preghiamo fratelli, perche`in mezzo a noi non ci sia nessun spirito maligno portatore di sventura...ma in tal caso Dio lo scaccera`! Perche`Dio e` con noi! Non con il CCM, e`con noi!- 
L`uomo al microfono: people!
La folla risponde: is power! 
L`uomo al microfono: people!
La folla risponde: is power! 
Subito dopo la disinfestazione arriva l`idolo della folla. S`intravede una colonna di toyota bianchi seguiti da un corteo di boda-boda con le bandiere e le sciarpe colorate.
Ma chi sono i boda boda? 
Su questo argomento  bisogna aprire una parentesi. Cominciamo col dire che negli ultimi tre anni sono 2 gli elementi che hanno  completamente rivoluzionato la vita dei Tanzaniani:
1-Il cellulare. Oltre a permettere la normale comunicazione tra le persone in un paese dove la rete telefonica fissa e`praticamente inesistente, il cellulare e` diventato un elemento fondamentale dell`economia Africana. Perche` i telefonini permettono l`invio e il ricevimento di denaro in qualsiasi zona del paese. In Tanzania questo sistema si chiama M-Pesa (pesa mkononi, cioe` soldi in mano) e funziona un po` come il western-union, solo che e` piu` semplice e veloce. Con un semplice cellulare, oggi un agricoltore del profondo sud puo`spedire i suoi 500kg di ananas ad Arusha e ricevere immediatamente il denaro dal suo cliente. Stiamo parlando di persone che non hanno mai avuto un conto corrente e che non sono mai entrati in una banca. Il cellulare e` una moderna canna da pesca che permette all`africano di procurarsi da vivere.
2-I boda boda. Sono i motociclisti che lavorano come tassisti, molto richiesti dalla gente  perche` piu`economici dei tradizionali taxi. Arrivano dappertutto, anche nelle stradine dei vilaggi piu` isolati. La loro diffusione e` impressionante. Ad Arusha alcuni ristoranti hanno chiuso per dare spazio all`esposizione delle moto made in China. Prezzo base: 500euro. Grazie ai boda boda oggi qualsiasi merce trasportabile puo` essere reperibile ovunque. Dalle colline del monte Meru fino ai remoti villaggi sul lago Tanganika. I piki piki (le motorette in lingua swahili) trasportano di tutto, i malati e le donne incinte all`ospedale, i farmaci anti malaria, i sacchi di cemento e  quelli di farina; le pesanti taniche d`acqua che altrimenti dovrebbero essere caricate sugli asini o peggio ancora trasportate a mano. 
(Una breve considerazione: questi 2 elementi, i cellulari e le motorette, gestiti e messi nel mercato dai cinesi, hanno sicuramente migliorato la qualita` della vita dei Tanzaniani. Piu` persone che possono utilizzare i mezzi di trasporto e i piccoli produttori che sviluppando il loro business escono dalla poverta`. Vuoi vedere che alla fine della fiera i cattivi e famigerati cinesi senza scrupoli  hanno fatto di piu` per gli africani che non le ONG che distribuiscono aiuti da 40 anni? La vita e` proprio strana e non si finisce mai d`imparare)
Ma torniamo a Nassari e al suo comizio.
I boda boda sono i grandi sostenitori del Chadema.
Perche? 
Perche` sono giovanissimi, molti di loro al di sotto dei 20 anni. E il Chadema e` il partito dei giovani. Il CCM invece, al governo da 50 anni, e` il partito dei vecchi burocrati, politici corrotti che per la Tanzania non hanno fatto abbastanza. Nassari sale sul palco tra le ovazioni della folla. E`giovane, sui 25 anni, indossa una camicia e un paio di pantaloni color kaki. Inizia cosi`il suo monologo: –Compagni, chiedo il vostro voto! Io conosco i vostri problemi e le vostre esigenze perche` sono un meru come voi!- Poi alza le braccia al cielo e recita lo slogan della sua campagna elettorale -Tulianza na mungu, tutamaliza na Mungu (abbiamo iniziato con Dio e finiremo con Dio) Ma certo, il riferimento a Dio non puo` mancare. Uno slogan che sa di promessa sacra, un ammonimento per l`avversario. Parole che servono anche a sottolineare il fatto che il Chadema e` un partito a maggioranza Cristiana, diverso dal CCM che e` pieno di musulmani. Ho notato che pero`le donne preferiscono dire yes we can. -Sai com`e`- mi spiega Bwana Nkruvi- Qui le donne sono tutte innamorate di Obama! E poi anche loro vorrebbero essere fighe come Michelle e indossare vestiti costosi e andare sulla copertina del Vanity Fair…-Nassari prosegue: -Questa zona e`ricca d`acqua, lo potete vedere anche voi, le foreste, la fiorente vegetazione…ma la gente non ha l`acqua! Votatemi e avrete l`acqua! Alcune zone non sono ancora state elettrificate, votatemi e vi portero` l`energia! E la strada, io faro` sistemare la vostra strada!- Nassari parla da vero politico africano: agressivo, con una voce che fa tremare l`impianto audio. Piu` lontano udiranno la sua voce, piu` lo voteranno. Parla di cose importanti, l`acqua, l`energia, le strade. Argomenti fondamentali per avere l`attenzione del popolo. Pero`Nassari non dice come fara`a mantenere le sue promesse. Fara` forse scavare un pozzo per l`acqua? Mettera`dei pannelli solari sui tetti delle scuole? Chiedera` ai cinesi di asfaltare le strade? Lui non lo spiega e la gente non lo chiede, quindi va bene cosi`. Sapere che Dio e` dalla loro parte non e` forse abbastanza? Il monologo va avanti: -E qui c`e gente che non sa nemmeno che cosa mangera` stasera. Tutto rincara, ma il governo che cosa fa per i poveri?-Nel frattempo un elicottero con la scritta Chadema sorvola il campo da calcio. -Chissa` dove diavolo hanno preso i soldi per comprare un elicottero!- mi dice Bwana Nkruvi, confidandomi segretamente di essere un fedele sostenitore del CCM. Contemporaneamente arriva anche la polizia. Due camionette di soldati in tenuta anti sommossa. Per adesso sono pacifici, parcheggiano e controllano da distante la situazione. Allora Nassari si rivolge verso di loro dicendo: -Questi poliziotti fanno il loro dovere e sono nostri fratelli, ma guardate, il governo ha i soldi per comprare i gas lacrimogeni, ma non per i farmaci retro virali e cosi` la nostra gente e` costretta ad andare a Loliondooo!- Bravo Nassari, la battuta su Loliondo era proprio buona, la gente applaude e perfino i soldati sulle camionette ridono a crepapelle. Poi arriva l`immancabile frecciata all`uomo bianco:- …e gli stranieri che si arricchiscono con le nostre pietre preziose…le cose devono cambiare, loro sono ricchi e noi siamo poveri, dobbiamo nazionalizzare! Nelle miniere la situazione  era che  gli Israeliani e i Sudafricani, in accordo col governo, estraevano pietre preziose trivellando il terreno con macchinari moderni; anche i Tanzaniani facevano ottimi affari in quel settore, ma si dedicavano maggiormente a massacrare gli Albinos per poi costruire portafortuna che avrebbero assicurato loro diamanti e ricchezza…Comunque, quello della nazionalizzazione era un argomento delicato e controverso che riguardava molti paesi africani. Ma la domanda era: nazionalizzare le miniere ed espropriare le terre agli stranieri avrebbe davvero migliorato la vita degli aficani? Oppure sarebbe successo come in Zimbabwe, dove le fattorie bianche erano state invase e la produzione agricola progressivamente distrutta? Anche in Tanzania e in Malawi ad esempio, le nazionalizzazioni non avevano dato buoni risultati. Fabbriche e negozi gestiti da stranieri, soprattutto indiani, erano stati espropriati, mal gestiti e portati alla rovina. Lo stesso Nyerere, primo e acclamato presidente Tanzaniano, nel corso del suo mandato ventennale aveva fatto in tempo a rivendere al legittimo proprietario (un indiano) una fabbrica precedentemente nazionalizzata e condotta al fallimento. -Sai- mi dice Bwana Nkruvi -Penso proprio che il Chadema vincera`. Il CCM, candidando il figlio del defunto presidente ha commesso un grave errore. Ah, queste cose succedono solo in Africa… -Non e` vero-gli dico io- In America per esempio, Bush padre e figlio hanno governato per un pezzo. In Korea del Nord Kim Jong II e` il figlio del precedente dittatore, e per quanto riguarda l`Italia potrei raccontarti la parabola di Bwana Umberto e suo figlio Renzo…Intanto, mentre chiacchieriamo, il comizio finisce e Nassari se ne va con la sua colonna di toyota bianchi. La gente pero` rimane perche`i boda boda alzano a tutto volume la musica delle loro radioline e il campo da calcio si trasforma in una grande discoteca all`aperto.
Under the coconut tree we stay
Falling  into me like a wave

You gon' make me stay
You gon' make me stay
You gon' make me stay forever
You gonna make me stay! 

Epilogo
Il giorno 1 aprile si sono svolte le elezioni. In un paio di seggi, alcuni loschi individui sono stati pescati mentre tentavano di sostituire le scatole contenenti le schede elettorali…Con 32.972 voti contro 26.757, il Chadema ha vinto e Nassari e` diventato il nuovo presidente della provincia Arumeru. Finche` il risultato non e` stato reso noto e ufficializzato dal governo, i boda boda hanno bloccato le strade creando disordini. Nella township di Usa River la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per tutta la notte per disperdere la folla. Comunque non ci sono stati morti e la situazione si e` normalizzata nel giro di poche ore.
http://www.youtube.com/watch?v=WncOzqK5bIQ
http://www.youtube.com/watch?v=3Y4Ml1qRGHk

Elefante


"The jungle is more than trees grown tall as towers; more than darkness darker than night; more than bog; more than treacherous pool of death; more than giant snake or watchful beast. It is time stood still and mocking man. It is the darkness in the man`s heart. It is the frontier of man`s fear. The jungle is older than the days of man..."(Peter Abrahams)
http://www.youtube.com/watch?v=8SLfbq2mX58

mercoledì

Viva il trattore! (e alcuni personaggi)





Imbaseni, ore 7.00 del mattino.
Il trattore ha una ruota a terra.
Per questo stamattina Elirehema e Zakayo sono arrivati presto al lavoro. Hanno tolto la ruota, rattoppato la camera d`aria e rimontato il tutto.
E adesso pompano.
Da circa tre ore stanno gonfiando la ruota del trattore con una pompa che andrebbe bene per una bicicletta. Da un lato ammiro la loro dedizione. Dimostrano di sapersi arrangiare in qualsiasi situazione. Hanno pazienza, forza di volonta`e anche resistenza fisica. Non e` mica facile gonfiare la ruota con quella pompetta.
Domanda: ma perche` non chiedono in prestito per 3 minuti il compressore del loro collega, quello che abita vicino al cancello?
Risposta: perche`Elirehema e Zakayo sono della tribu` dei Chagga, mentre quello del compressore e` un Masai. Dunque, vediamo, circa 200 anni fa i Masai rubarono tutto il bestiame dei Chagga e li spinsero a rifugiarsi nelle colline intorno al Kilimanjaro dove risiedono tutt`ora… Precisamente Zakayo mi ha detto: quello mangera` del nostro! E hanno gia` mangiato abbastanza del nostro!
In Tanzania raramente si sentono questi discorsi, la pacifica convivenza tribale e`forse la migliore dell`intero continente Africano. Alcuni problemi pero` rimangono, cosi`bisogna andare avanti con la pompetta.
Absay ad esempio, lui non parla mai di queste cose. E` un operaio di Imbaseni. Guida il vecchio trattore e ara i campi degli agricoltori circostanti, questo e` il suo lavoro. E` ancora giovane Absay, forse arriva a 50anni, ma siccome negli ultimi tempi e` dimagrito sembra piu` anziano. La gente dice che anche lui come sua moglie ha il male incurabile, cioe` l`AIDS. Probabilmente e` vero, ma cio` che lo rende diverso dai suoi colleghi di lavoro e` un`altra cosa: lui ha fatto la guerra,  quella tra Tanzania e Uganda nel 1978-79.
Nella normale routine di Imbaseni S.U. alle 11.00. si fa pausa e si beve il the. Le donne arrivano nella stanza del the trasportando sulla testa 2 ceste che contengono delle focacce oppure della cassava fritta che con il the andra` benissimo. Non si tratta proprio di the, ma di the col latte con molto zucchero. Una bevanda estremamente nutriente, sufficiente a saziare fino all`ora di pranzo, cioe` verso le 14.30 del pomeriggio. Di fronte a quella prelibatezza gli africani scalpitano, si spingono, quasi litigano per arrivare per primi a mettere la mani sulle focacce e il the. Lasciano immediatamente il lavoro, non importa quello che stavano facendo, continueranno piu` tardi dopo la pausa. Anche gli insegnanti, solitamente lenti e annoiati, si riattivano immediatamente alla vista delle focacce e del the. Nessuno si mette in fila, l`unica regola e` prima gli uomini, dopo le donne. Beh, nel caso ci fosse un ospite, quello avrebbe la precedenza su tutti. Solitamente Absay arriva in ritardo, parcheggia il trattore ed entra nella stanza del the. Si ferma un attimo sulla porta e saluta tutti, poi dopo aver ricevuto il saluto di risposta va a sedersi all`angolo vicino alla finestra. Indossa una giacca con le toppe ai gomiti, sopra ad una t-shirt scolorita. Sta seduto in silenzio, assomiglia ai musicisti di jazz che prima di iniziare a suonare guardano quanta luce entra dalla finestra e tengono il ritmo con i piede sinistro.
Poi arriva Zebele, il meccanico insegnante piu` amato dagli studenti a dai colleghi. Forse perche` e` il piu` anziano, il piu` autorevole. Indossa un camice lungo fino al ginocchio che dovrebbe svolgere la funzione di tuta da lavoro, ma a me fa pensare alla leggendaria vestaglia de Il Grande Lebowsky. Zebele e` un tipo espansivo, ama parlare degli avvenimenti del giorno. Ad esempio oggi si e` soffermato su una notizia letta sul  giornale che gli ho mostrato: il primo ministro dello Zimbabwe, Morgan Tsvangiray,  storico oppositore di Mugabe, si e`risposato. La prima moglie era morta nel 2009 in un incidente stradale poco dopo la creazione del governo. All`epoca i giornali stranieri avevano insinuato che non si era trattato di un incidente, ma di un attentato (mai rivendicato) orchestrato da Mugabe. Comunque, la notizia che attira l`attenzione di Zebele e` che Tsvangiray, per sposare la nuova moglie Ms Locardia Tembo, dovra` pagare alla famiglia d`origine la cifra di 36.000$ americani, piu` 10 capi di bestiame. Zebele non riescie a capacitarsi di quella cifra esorbitante, si toglie il camice-vestaglia stile Lebowsky e comincia a fare i conti con le dita per capire di quanti milioni di scellini tanzaniani si tratta.
Poi e` la volta di Charlie, l`insegnante elettricista. E` giovane e bravo, sui 25 anni. Ha la faccia un po` deformata, con un solo grande occhio appena sopra il naso. Per questo i bambini lo temono e quando si avvicina troppo, loro iniziano a piangere. E anche gli adulti lo evitano, ma cio` non e` strano, in Africa gli handicappati (come anche gli albinos) sono estremamente emarginati e stigmatizzati. L`handicap e` anormale e l`anormalita` puo` venire solamente dal soprannaturale. E se c`e`di mezzo il soprannaturale e` meglio farsi i fatti propri. E poi, argomentano gli africani che ho interpellato a tal proposito, anche la bibbia parla di Gesu` che guariva gli storpi e poi diceva loro va e non peccare piu`, che non t`accada di peggio.
Le focacce sono ancora calde e vanno a ruba. Sono troppo buone, i ritardatari rimarranno senza.
Arrivara il preside, Mr. Mpenak. E` il piu` superstizioso di tutti, appassionato di politica e dice in continuazione che il partito al governo, il CCM, partito della rivoluzione, e` pieno di mascalzoni che si pappano tutto il pappabile. Lui sostiene che non arriveranno mai alla fine del mandato elettorale e auspica la vittoria del suo amato Chadema, partito della democrazia. Dopo aver sorseggiato il the e arraffato l`ultima focaccia disponibile, ci aggiorna sul fatto della giornata secondo lui piu` rilevane: il prete guaritore Babu Loliondo ha rilasciato un`intervista al settimanale Arusha Times! Mpenak ci riferisce del del testo dell`intervista che fa piu`o meno cosi`: Il signore mi e` apparso in sogno per la seconda volta! Mi ha fatto una nuova rivelazione che divulghero` nei prossimi giorni. Continuero` la mia missione divina di guaritore. La pozione e` sempre disponibile, 500 shellini al bicchiere (cioe`0,25euro). Attenzione pero`, la mia medicina guarisce, ma non previene la morte, quindi non accusatemi ingiustamente quando la gente abbandona gli ospedali per venire a Loliondo e poi muore dopo pochi giorni. Io non sono Dio!  Il Babu Loliondo si e` fatto furbo, con una mano invita la gente a comprare la pozione, e con l`altra si difende dai media che si  mostrano troppo critici. Vicino alla sua capanna intanto sta facendo costruire un campo tendato stile safari  camp che ospitera`i suoi seguaci che nel 2011 sono stati 6 milioni!
Alla fine si parla del fatto che piu` da vicino riguarda i lavoratori di Imbaseni. La notte scorsa il camion di proprieta` della scuola e` andato a sbattere contro l`edificio che viene utilizzato come magazzino. Sembra che il camion si sia mosso da solo, che` i freni abbiano ceduto. Era successo che 2 giorni prima alcune persone interessate a comprare il camion erano venute ad Imbaseni. L`autista di Imbaseni aveva messo in moto il camion, fatto rombare il motore e fatto fare un giretto fino al campo da calcio. Poi quando aveva parcheggiato si era dimenticato di lasciare inserita la marcia...
Piu`che dall`incidente sono impressionato dalla fallimentare gestione della scuola. Gli abitanti del villaggio mi hanno raccontato che questa scuola era stata una delle migliori di Arusha, forse il miglior istituto professionale VETA di tutta la zona. Fondata negli anni 90 dalla Scripture Union scozzese, la scuola era stata inizialmente amministrata dai donatori per 3-4 anni. Poi, dopo averla avviata e dotata di edifici e mezzi (1 land rover, 1 trattore, 1 camion, 1 ape piaggio e 1 pulmino volkswagen) l`avevano passata nelle mani dei nuovi amministratori africani. Quest`ultimi, un po` alla volta stavano demolendo tutto. Invece di portare avanti il lavoro gia` ben avviato (in Tanzania la scuola e`anche un business redditizio) erano andati sempre in peggio, e adesso per pagare gli stipendi arretrati degli insegnanti, avavano iniziato a vendere le donazioni ricevute dagli scozzesi. L`ape e il pulmino erano gia`morti e in stato di decomposizione; malinconiche carcasse che abbandonate davanti al cancello, sembravano dare il benvenuto ai visitatori. Anzi, no: erano molto di piu`. Rappresentavano il fallimento degli sforzi fatti per aiutare l`Africa. (Mi chiedevo: se avessi fotografato i due rottami e inviato una e-mail stile catena di sant`antonio a tutti i donatori spiegandogli cosa pensavo, sarei riuscito a farli riflettere? Sicuramente no, perche`due rottami abbandonati, per quanto metaforici e rappresentativi, non possono competere con le immagini quasi pornografiche che ritraggono i bambini morti di fame) Il land rover che avrebbe potuto essere riparato era stato venduto e  lo stesso destino sarebbe toccato al camion. Poi, le case costruite per ospitare gli insegnanti che vengono da fuori sarebbero state affittate alle famiglie  dei villaggi circostanti. In breve tempo, quello che era stato un bellissimo campo-scuola, appena fuori dall`Arusha National Park con vista sul Monte Meru e il Kilimanjaro, sarebbe diventato una puzzolente bidonville senza impianti sanitari, fogne a cielo aperto, sovrafollata da bambini rumorosi. Ma che cosa sarebbe successo alla scuola? Boh, nessuno se lo chiedeva...  
La scuola
...siccome a questa scuola mi sono affezionato, io me lo sono chiesto. Ho provato a scrivere un elenco che descrive l`attuale funzionamento della scuola, che e` gia` in declino. L`elenco e` impietoso, come dovrebbe essere secondo me l`osservazione di una qualsiasi scuola in qualunque parte del mondo.
1-Il cibo e` composto da polenta e fagioli e 2 tazze di semolino zuccherato, una alle 7.00 e un`altra alle 11.00.
2-Gli studenti e gli insegnanti entrano in classe sempre in ritardo, anche di un`ora. Significa che invece che alle 9.30 si inizia alle 10 passate. Poi, alle 11.00 c`e`la pausa per il semolino; si rientra in classe verso le 12.00 e alle 14.00 e` la fine delle lezioni.
3-Un insegnante puo` abbandonare le lezioni per andare in citta` a riparare la propria radiolina scassata senza dare spiegazioni.
4-L`orario delle lezioni non viene mai rispettato.
5-Gli studenti sono magri e hanno fame.
6-Il direttore e` grasso e ha il diabete.
7-Anche gli insegnanti sono magri e non prendono lo stipendio da due mesi.
8-Il direttore non paga gli stipendi perche` dice che non ci sono soldi, ma nel frattempo, a spese della scuola si fa costruire un garage per la sua nuova automobile.
9-Gli studenti devono camminare per 1 km (andata e ritorno) per recarsi alla fontana dell`acqua potabile.
10-Dopo 4-5 mesi di scuola, il 70% delle ragazze abbandona gli studi perche`incinte
11-Ogni mattina gli sudenti devono spazzare tutta la superfice del campus, alzando cosi` un polverone terrificante.
12-A causa della polvere e dell`assenza di vetri alle finestre, e` bene pulire accuratamente la sedia prima di sedersi. 
13-Non esiste un bidone per la spazzatura e qualsiasi cosa viene gettata per terra, senza nessun riguardo: bottiglie, sacchetti di plastica, lattine, pile, tappi di metallo, sono normalmente visibili nel suolo di tutto il territorio. Nessuno viene rimproverato per aver gettato qualcosa per terra.
14-La vice direttrice, anche lei obesa, quando si assenta dall`ufficio chiude a chiave, ma lascia sempre accesa la radio sintonizzata sulla stazione che trasmette preghiere ed esorcismi (radio safina). Perche` quelle frequenze scacceranno eventuali presenze malefiche dall`ufficio.
15-Il preside non fa mai un giro per le classi a vedere come si svolgono le lezioni.

Ultimo personaggio della serie
Bwana Mkruvi, il magazziniere ufficiale della scuola, e`in ritardo, per lui non ci sono le focacce. Pero` mi racconta che ieri sera e` andato al club a vedere la partita di ritorno Arsenal vs Milan. Mi dice che il Milan ha perso 3 a 0 , ma ha passato comunque il turno perche` all`andata aveva vinto 4 a 0. Bwana Mkruvi dice che il Milan e` una grande squadra, ma ieri sera e` andato in campo pensando di avere gia` vinto. Per tutto il primo tempo Ibra, con la sua arroganza (roho mbaya kila saa), sembrava una vecchia bagnarola ed era sempre in fuorigioco. Nocerino completamente inesistente, e se non era per Abbiati, il Milan di barette ne avrebbe prese 4-5...


http://www.youtube.com/watch?v=_dkwpGE9A8M


lunedì

Tembea uone








Un giorno, mentre camminavo nei pressi dell`Arusha National Park, ero stato affiancato da una bella land rover bianca. L`uomo che stava alla guida aveva abbassato il finestrino e si era presentato come Martin Mambo.  Disse che mi aveva incrociato molte volte sulla strada e che aveva sentito dire di un italiano che abitava nella casa vicino al campo da calcio... Cosi`, in un giorno a mia scelta, mi  invitava a pranzo presso la sua residenza di Napoko, una zona poco distante da casa mia.
Non mi stupiva affatto il modo in cui ero stato approcciato da quello sconosciuto, io ero un muzungu, cioe` un europeo bianco che per qualche motivo valeva sempre la pena di conoscere. Anche se con un po` di cinismo, di solito accettavo quegli inviti, mi facevano piacere e li consideravo un` opportunita` per trascorrere una giornata diversa. Tuttavia, questa volta ero curioso di sapere chi fosse il mio oste, Martin Mambo. Avevo chiesto un po` in giro,  e alcuni abitanti di Imbaseni mi avevano raccontato che Martin era un riccone. Nella zona costiera vicino a Tanga, possedeva ben 200 acri di terra coltivata che produceva arance. Poi, nella sua casa di Napoko aveva una piccola serra che faceva crescere piantine di caffe`da vendere agli agricoltori della zona del Monte Meru. Era molto conosciuto da quelle parti, anche perche` si dimostrava generoso con le famiglie povere che gli chiedevano un aiuto per far studiare i propri figli. Margareth, l` attuale moglie 20 anni piu` giovane di lui, era stata la sua domestica quando Martin viveva ancora con la prima moglie. Dopo il divorzio e il successivo matrimonio, Margareth era stata mandata a Nairobi dove si era laureata in economia. Attualmente lavorava come assistente personale di un anziano europeo soprannominato bubu (sordo) che abitava a Napoko e si interessavava della fauna dei parchi naturali. Mentre Martin era ben voluto dalla maggior parte della gente, Margareth era oggetto di commenti estremamente negativi. Si diceva che avesse trovato la gallina dalle uova d`oro e che in realta`  non nutrisse nessun interesse per il suo ricco marito. In compenso era una bella donna e quindi anche per Martin quel matrimonio era stato un buon affare.
La settimana successiva al nostro incontro, andai casa di Martin. Abitava in una zona tranquilla, a circa un Km dalla strada principale di Napoko. Prima di suonare il campanello mi fermai a guardare quella residenza. Notai che il cancello non era cosi` imponente e che non c`era il solito cartello della KK security. Vista da fuori anche la casa mi sembrava modesta, cioe` bella, ma non troppo sfarzosa. Poi, non vedendo alcun guardiano nei paraggi mi chiesi se per caso non avessi sbagliato indirizzo... Ma invece, un attimo dopo vidi Martin che si avvicinava con in mano la chiave del lucchetto. Fu allora che realizzai l`enorme mole del mio oste. Martin Mambo, il cui nome mi sembrava uno sciogli lingua, camminava lentissimo e affannosamente, si muoveva come un enorme elefante. –Benvenuto amico!- disse asciugandosi la fronte con un fazzoletto di carta. Attraversammo un tratto del grande giardino e fui condotto in una piccola veranda dove c`era un tavolo con due sedie di plastica. No, le sedie erano quattro, accavallate due a due, perche`certamente un singola sedia non avrebbe sorretto quell`uomo di 200 kg. Era mezzogiorno e la giornata era un po`fredda e senza sole, ma l`ideale per starsene sotto quella piacevole veranda e gustare il fresco e fare una chiaccherata in relax. Martin mi racconto` delle sue piantagioni di arance e che l`agricoltura era il suo settore, ma gli affari in generale lo interessavano. Mi disse che stava pensando di comprare mais in grandi quantita`-Quest`anno il raccolto non sara`abbondante, percio` tra 7/8 mesi il prezzo salira` anche del 20%. Sto` pensando di spendere circa 10/15 milioni(5/10.000dollari) per l`acquisto di sacchi da 50 kg. Ad Arusha molti stanno facendo lo stesso, soprattutto gli indiani. Ho gia` affittato una casa che fara` da magazzino. Dopo aver sistemato i sacchi faro`somministrare un anti-parassitario e nient`altro. Dovro`solamente assumere un guardiano a tempo pieno e aspettare che il prezzo salga. -  Nel frattempo, in attesa del pranzo, una domestica ci servi` due bicchieri di vino bianco-In Tanzania per fare affari, devi far circolare il denaro. Le banche si, possono investire bene i tuoi soldi, ma al massimo arrivano al 10% di interessi. Ci sono altre possibilita`, ma bisogna stare attenti e scegliere bene- Allora chiesi a Martin che cosa pensasse delle pietre prezione e i diamanti, un business che mi sembrava fosse abbastanza importante- Quello e`un giro miliardario, ma e` un affare da kamikaze. Superstizione e ossessione.  Non investirei mai il mio denaro in qualcosa che sta` sotto terra e non puoi vedere. Ripeto, si tratta di superstizione e ossessione, nient`altro. A meno che tu non sia la persona che e`in grado di rilevare la presenza delle pietre nel sottosuolo e che tu scenda personalmente a vedere cosa succede nella miniera- Ascoltavo con attenzione e mi ricordai di quella volta che ero stato a Mererani, la zona degli scavi della tanzanite, una pietra bluastra presente soltanto in Tanzania. Kilometri di filo spinato che determinava l`area di proprieta` di una compagnia rispetto ad un altra; Una zona off-limits dove le guardie erano autorizzate a sparare a vista in caso di intrusione illecita. Come in Sudafrica, la terra dell`oro per eccellenza. E appena fuori quei recinti era tutta zona franca. Si vedeva un`infinita` di buche poco profonte scavate a mano, come un immenso orto dilaniato dai roditori. E proprio da quelle buche, uscivano piccoli uomini-talpa che Martin mi aveva appena spiegato erano solo superstizione e ossessione, disperati alla ricerca di pietre luccicanti da vendere al mercato nero di Arusha. All`epoca, Mererani mi era sembrata un posto orribile e polveroso. Sporco e preda di un delirio collettivo. Inoltre, i giornali dicevano che avesse un alto tasso di omicidi e criminalita` in generale.
Finito di bere l`ottimo vino, entrammo in casa. Come primo assaggio mi venne servito makongoro, cioe`un pezzo di carne bollita che si prende appena sopra gli zoccoli della vacca. Mentre mangiavo, osservavo Martin  che si era appena sistemato in un piccolo trono di legno al centro della stanza, una struttura robusta che avrebbe sopportato la sua mole generosa. Anche lui come me mangiava il pezzo di makongoro, esaminando continuamente la consistenza dell`osso che aveva in mano. Fu allora che arrivo` Margareth, sua moglie. Indossava una specie di mimetica e un paio di occhiali da sole avvolgenti. Mi saluto` con fare snob, poi ando` a sedersi sul divano, dove nel frattempo erano arrivati altri ospiti, cugini nipoti e amici di Martin. Margareth tornava dal Serengeti, il parco piu` importante della Tanzania. Ci disse che in quei giorni il Serengeti era affollato da numerosi scienzati che studiavano il comportameno degli animali, tutti cercavano di capire perche` non ci fosse ancora stata la grande migrazione degli Gnu` verso il nord, oltre il fiume Masai Mara. -Il motivo e` la deforestazione del Kenya!- Disse Martin staccando gli ultimi pezzi di carne dall`osso.- Il taglio degli alberi oltre il fiume, iniziato ancora durante il governo del presidente Moi, nel corso degli anni ha prodotto un cambiamento climatico, un ritardo delle pioggie. Gli amimali sono in grado di capire se a centinaia di km e` piovuto oppure no- La domestica intanto raccolse i piatti e ci sevi`un`abbondante porzione di pilau, cioe` una specie di paella spagnola, (credo che pilau derivi proprio da paella) ma senza zafferano e con molta carne bovina. Assieme al pilau arrivo` anche un grande piatto di verdura e alcune bottiglie di vino rosso. Notai che  tutti il vini che venivano serviti erano Sudafricani. Avevano nomi Afrikaneer dal suono gutturale, come Drostdy-Hof, Kleindal e Golden Kaan, prodotti nel Western Cape. Quella lingua, l`Afrikaans, era la piu`strana che avessi mai sentito pronunciare. Un miscuglio di olandese, francese, inglese e di qualche lingua orientale. Provai allora a ricordare un paio di parole imparate durante il mio viaggio in Sudafrica: Wat is jou naam? come ti chiami? Hallo! Hoe gaan dit? ciao come va? e…Voetsek! Vaffanculo! Nell`etichetta di un`altra bottiglia di cabernet si vedeva il profilo della Table Muntain, l`imponente montagna che dominava su Cape Town, a detta di molti la piu` bella citta` di tutta l`Africa. Uno degli ospiti, Alfred, vedendomi esaminare le bottiglie mi disse che nell`albergo dove lavorava tutti quei vini erano disponibili, nel bar interno, precisamente. Poi aggiunse-al Naura Sprins Hotel non manca nulla, si tratta del piu` lussuoso albergo di Arusha, una singola costa 200$ e la suite 1300$. C`e`acqua calda ed elettricita` senza interruzioni- Conoscevo quell`albergo, un palazzone con i vetri a specchio stile Dubay, una costruzione enorme dai costi proibitivi. Il fatto che Alfred avesse precisato la presenza della corrente elettrica non era casuale. In Tanzania, da circa tre mesi era in corso una crisi energetica senza precedenti. Alcune attivita` avevano chiuso, mentre altre sopravvivevano grazie ai generatori che, oltre all`energia, producevano un rumore assordante ad ogni angolo della citta`. Il governo si giustificava dicendo che la crisi era dovuta alla siccita`, ma recentemente alcuni giornali avevano parlato di gravi e inspiegabili ammanchi di denaro nel portafoglio del ministero dell`energia, cioe` significava che i parlamentari si erano fregati i soldi destinati alle infrastrutture del paese. Finito di mangiare il pilau, Martin invito`gli ospiti in giardino, dove, con mio stupore, c`era ancora cibo: un capretto arrostito infilzato nello spiedo. La domestica e un aiutante tagliavano pezzi di carne e servivano piatti sostanziosi. Inutile dire che quell`abbondanza era la ragione dell`enorme mole del mio oste. Guardandolo mangiare pensavo che probabilmente gli sarebbe venuto un infarto prima di sera e che magari sarebbe morto proprio li, in mezzo al giardino, tra la doppia sedia che lo sorreggeva e lo spiedino del capretto arrostito. Ma di diverso avviso era Margareth, sua moglie. Impienadogli il piatto per la seconda volta sembrava approvare l`esagerata bulimia del proprio marito e soprattutto non curarsi della sua salute.
Per fare un piacere a Martin, avevo portato con me la chitarra. Lui era un buon intenditore di musica e progettava di realizzare un piccolo studio di registrazione ad Arusha, un business che avrebbe funzionato visto che il settore musicale era in costante espansione. –Pero`, con la copia illegale dei cd e internet il mercato e` finito, sono veramente pochi gli artisti che possono pensare di vendere...Una volta il mondo della musica era diverso, e poi oggi con i computer e le tastiere che fanno tutto da se...`-
Tra una chiacchera e un bicchiere di vino Martin mi chiedeva di suonare una base di blues, cosi` lui poteva cantare una strofa inventata al momento, facendo letteralmente morire di risate gli ospiti. Quello che era veramente esilarante erano i movimenti swing di quel ciccione dagli occhi un po` strabici che pur rimanendo seduto si dondolava seguendo il ritmo. La sua doppia sedia di plastica scricchiolava sotto quell`enorme peso, ed emetteva un suono cosi` gracchiante che mi faceva pensare ad un vecchio giradischi con la voce di Louis Amstrong.
Andammo avanti cosi` per una mezz`ora, tra musica e scricchiolii coreografici, poi una delle ospiti di Martin mi chiese se per caso conoscevo la canzone Sweet Dream. Ci pensai un secondo e poi risposi che si, certo che la conoscevo, perche`in Tanzania la radio la trasmetteva ogni giorno e sinceramente non se ne poteva piu`. In Europa quella canzone era stata un tormentone estivo, nel `94 credo. E adesso, no puedo creerlo, quasi 20 anni dopo quella hit era stata riciclata in Africa. Dissi agli ospiti che pero`...esisteva anche una versione italiana del pezzo e che l`autore era un tale detto Morfo, un mio amico.
Davvero?-mi chiesero curiosi gli ospiti
-E questo Morfo e` famoso? Incide dischi?
-No, no- risposi cercando di rimanere serio- veramente...ha cantato solo quella, ma e` stato un successo!
La verita` era che qualche annetto fa, in una serata di festa tra studenti, io e il Morfo avevamo alzato un po` il gomito e lui ad un certo punto si era messo a cantare Sweet Dream, cambiandone pero` le parole. Il ritornello, ovvero l`unica strofa esistente, faceva cosi`:
Drin drin sol Bafo
Drin drin son qua pa la caldaia
Drin drin sol Bafo
Drin drin son qua pa la caldaia
Per soddisfare la curiosita` degli ospiti dovetti tradurre in swahili:
Hodi hodi jina langu ni Bafo
Hodi hodi niko hapa ili ya kutengeneza ile zana inayotoa joto nyumbani
(La traduzione non e` perfetta perche` la parola caldaia non esiste da queste parti, cosi` ho scritto “attrezzo che emette calore in casa”. Un`altra precisazione: al posto del suono del campanello drin drin ho scritto hodi che significa  e`permesso?)
Poi, spiegai che Bafo era il nickname di un signore vissuto nel mio paese che aveva lavorato come idraulico. Un mitico personaggio, molto amato dalla gente perche` oltre ad essere il miglior idraulico del mondo, entrava nelle case portando con se` un`atmosfera da film. Di solito esordiva dicendo:
1-Xe qua el Bafo!
2-Ragazzo (pausa) tranquillo!
3-Donna (pausa) dimmi!
Gli ospiti di Martin allora annuivano con il capo, segno che avevano gradito la mia spiegazione. In Africa era sempre cosi`, quando si faceva il nome di uno sconosciuto  bisognava dedicare qualche minuto per spiegare in modo esauriente chi fosse quel tale, da dove venisse, che cosa aveva fatto. La tradizione Tanzaniana voleva che quelle spiegazioni utilizzassero molto tempo, ma cio` non era strano perche` il racconto orale era ancora il principale mezzo per tramandare storie, aneddoti e conoscenza.

Dopo un po`, bevendo l`ennesimo bicchiere di Golden Kaan, il rosso che scendeva bene col capretto, mi resi conto che erano quasi le 6 del pomeriggio e che quindi stavamo chiaccherando e mangiando da oltre 4 ore. E bevendo, anche. Cominciavo infatti a sentirmi su di giri, rilassato, sazio e...pronto per tornarmene a casa. Finito il capretto tutti gli ospiti si avviarono verso il cancello e salirono su un piccolo pulmino. Martin aveva infatti chiesto al suo autista di dare un passaggio agli ospiti. Io pero` rifiutai, dopo quel lungo pranzo e quella bevuta, quattro passi era quello che ci voleva. Salutai Martin e Margareth e feci per andarmene, quando uno degli ospiti abbasso` il finestrino chiedendomi -Ehi amico, non lo vuoi un passaggio? Perche`vai a piedi?-Probabilmente a causa della mia leggera ubriachezza pensai di dare una risposta impegnativa, cioe`provai a citare una frase presente in un bel libro di Enrico Brizzi: L’uomo che cammina si adatta presto a un nuovo ritmo, del corpo e dei pensieri…Mentre cammino, penso, e i pensieri più spigolosi si levigano da soli. Per via dell’attrito. È una regola fisica”.
 Ma in quel momento di piacevole ebbrezza la citazione era troppo difficile da tradurre, cosi` optai per un breve e semplice proverbio tanzaniano: Tembea Uone, cammina e osserva.

http://www.youtube.com/watch?v=q8RjRquFIWA
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