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sabato

USIKU?



Di seguito riporto alcuni passi della mia prima lezione di Kiswahili. Il mio insegnante si chiama W. Senguo:
“Imparare la lingua Kiswahili non e` come studiare l`inglese, il francese o il tedesco. Prima di imparare anche una sola parola bisogna avere un'idea di cos`e’ la cultura swahili. Intendo dire che non stiamo parlando soltanto di una lingua... Oggi partiremo da zero, anche se hai già un po' di pratica.
Habari e` la prima parola da imparare. Significa notizie, novita`, ma potrebbe essere tradotta con l’espressione how are you, come stai? Nella cultura swahili nessuna conversazione puo` iniziare senza un approccio corretto. L`approccio è costituito dai greetings, i saluti iniziali. Questi non possono mai essere tralasciati o utilizzati in maniera scorretta. Il saluto sarà diverso a seconda della persona che s`incontra. Dipenderà dalla sua età, dal momento della giornata in cui ci si trova e dal contesto. C'è un saluto per i piu` anziani ed uno per i bambini. Uno per gli studenti ed uno per gli insegnanti. Un altro per chi stà lavorando ed uno per chi e` ammalato. Poi ci sono parole che possono avere significati particolari. Prendiamo gli esempi piu` classici.
La parola safari significa viaggio. Ad un amico in partenza si dira` appunto safari njema, buon viaggio. Ma oggi questa parola viene usata in tutto il mondo per intendere i tour organizzati per l`avvistamento degli animali selvatici in Africa.
Il motivo e` semplice. Quando i primi esploratori europei ritornavano da un viaggio nelle pianure del Serengeti ad esempio, la domanda che veniva posta loro dalla popolazione locale era habari za safari? Notizie del viaggio, letteralmente. Da allora la parola safari, pur mantenedo il significato originale, viene utilizzata anche per intendere qualcos`altro.
Poi c`e` la parola usiku, cioe` notte. Habari za usiku e` il saluto che puo` essere utilizzato subito dopo il tramonto, senza far riferimento ad un`ora precisa del passaggio tra giorno e notte.
Ma se due persone s` incontrano di notte in una strada deserta e uno dei due chiede all`altro usiku? Beh, allora il sigificato cambia.

Se la risposta sarà mchana (parola usata per indicare le ore diurne) vorrà dire che ognuno continuera` per la sua strada, senza problemi; ma se la risposta sarà un altro usiku, allora quella notte ci sarà un conflitto.

Entrambe le persone si prepareranno a lottare, anche fino alla morte. Usiku e`il saluto che si rivolge al proprio nemico quando si vuole invitarlo a combattere.
Inoltre, sono gli assassini e i ladri che usano la parola usiku per presentarsi, prima di colpire le loro vittime. Ecco che allora il corretto uso delle parole potra`salvarti la vita[…] Credo che questa breve spiegazione racconti veramente qualcosa dell`Africa e in particolare della notte africana. W.Senguo senza saperlo mi offre un`immagine straordinaria, quasi epica. Due persone che s`incontrano in una strada deserta nel cuore della notte ed un destino segnato da una parola. Chissa` come andra a finire, mi chiedo come se mi stessero raccontando una storia. Non posso fare a meno di pensare che Conrad si sia inspirato alla parola usiku per scrivere il romanzo Cuore di Tenebra. Naturalmente questa e` soltanto una mia fantasia; ma forse il concetto di notte e` trasversale a tutta l`Africa ed ha impresso il suo segno a tutti i viaggiatori che in qualche modo l`hanno conosciuta. Penso di aver avuto questo privilegio e me ne accorgo soltanto ora. Ma il piacere del viaggio e`anche questo: avere il tempo di ripensare ad un episodio e riuscire a dargli un nome, usiku.

“Poi c`e` un`altra parola importante che devi conoscere: chakula. Questa e` molto semplice e non c`e` pericolo di mistificazioni. E adesso ti dico -Karibu Chakula-come sai e` una buona notizia perche` significa che ti ho appena invitato a pranzo!”

venerdì

ZAMBIA


Victoria Falls

NAMIBIA -the forgotten-







                                                                 
Capitolo 1
Dopo un paio di giorni di tranquillità passati a Windhoek, avevo deciso di andare a Swakopmund. Inizialmente il mio obiettivo era Sossusvlei, le altissime e leggerndarie dune del Namib, ma poi avevo pensato che non era necessario andare là per vedere qualcosa di speciale. Più che altro non volevo andare 3-4 giorni nel deserto con un gruppo organizzato, cioè con 12 persone che passano il tempo a mangiare hamburger e a far casino. Così pensai -Vado a Swakopmund, il deserto e` li a due passi, magari trovo qualcuno che ha voglia di prendere una macchina e di fare un giro-
Alla stazione e presi nota degli orari, dopo due ore ero già a bordo. Nel mio pulmino eravamo in cinque: io, un prete africano che mi chiedeva del Vaticano, una tedesca col figlio di 9 mesi (mangiavano entrambi salsiccia fredda) e il mitico autista: il comandante Verna, un Panzer tedesco con le guanciotte rosse, simpatico, preciso e affidabilissimo.
Il viaggio era magnifico. Panorami stupendi e caldo infernale. Circa ogni 80 Kilometri il comandante Verna ci concedeva 15 minuti di pausa in qualche stazione di servizio, poi ci chiamava a rapporto, controllava che tutto fosse perfettamente in ordine e si ripartiva. Arrivammo a Swakopmund nel tardo pomeriggio, faceva freddo. Ero passato dai 35 gradi di Windhoek ai 10 di Swakopmund. Salutai tutti e mi misi a cercare l’ostello, seguendo le precise indicazioni del comandante Verna.
Capitolo 2 
Arrivato a destinazione lascio lo zaino in stanza e decido di andare a mangiare qualcosa. Giro a vuoto per un po', ma alla fine arrivo in un locale. Quando entro sento subito un' aria festaiola. Ma certo, questa e` una birreria tedesca (degna dell' ispettore Derrik) e siamo in ottobre. Oktoberfest! Faccio solo uno spuntino, ascolto l’orchestrina che intona le solite canzonette da intrattenimento alcolico, bevo una birra e torno all'ostello.
E comincia l'Odissea. Passo la notte a girarmi continuamente nel letto, mal di testa, mal di stomaco, male alle ossa, brividi. Alle 4:00 mi alzo e vado a vomitare. In bagno incontro un gruppo di tedeschi in grande baldoria. -Hey man, where are youuu frooom?- mi chiedono incuranti del mio stato pietoso. –Italiano- rispondo. E non posso aggiungere altro perché quelli cominciano a cantare a tutto volume - Lasciatemi cantaaareeee con la chitarra in maaanoooo…- oppure -Felicitaaaa` mangiare un panino e un bicchiere di vino la felicitaaaa`…- Non riesco a spiegarmi il fatto che ancora oggi Al Bano e Romina e Toto Cotugno sono  inossidabili rappresentanti della canzone italiana nel mondo... Dopo 5-6 canzoni spettacolari, al quale partecipo nel tentativo di farmi passare il mal di stomaco, torno a letto. Ma stò sempre male e non chiudo occhio. Il cibo penso, sicuramente il cibo non era buono. E anche il freddo. Si, il cambio di temperatura. Poi razionalmente penso Cazzo questa e` la malaria! Dopo mesi trascorsi in Tanzania, prima o poi doveva arrivare. Ma porca miseria...Si non c'e` dubbio, ho sicuramente beccato la malaria.
La mattina seguente mi alzo alle 7, vado subito a fare colazione anche se non ho fame. Devo rifarmi lo stomaco: tre tazze di the una dietro l'altra e un panino, una tachipirina e mi sento meglio. Allora provo a convincermi che non ho niente, è stato il cibo della birreria dell`ispettore Derrik. Ma si, cosa vuoi che sia. Intanto incontro due ragazzi tedeschi, con loro avevo bevuto una birra a Windhoek. Mi dicono che stamattina andranno nel deserto a fare sandboarding. Così mi viene un' idea: potrei andare con loro. Naturalmente non ho nessuna intenzione di fare sandboarding, ma questi con 15 euro mi portano nel deserto. Ok, Fatta. Quando arriviamo, lo staff mi consegna le attrezzature necessarie. Rifiuto tutto dicendo: -Io non faccio queste stronzate, sono qua solo per il deserto- Inizialmente i ragazzi mi guardano storto, ma poi tutto si risolve con una risata collettiva. Mentre gli improbabili sciatori del deserto si fanno fotografare e filmare con il culo di fuori gridando “Amaaazing!”, io mi allontano dal gruppo arrampicandomi sulle dune. Il deserto e` difficile da descrivere. Penso a quando da ragazzino sognavo di correre tra le dune. 

Un romanzo di Salgari letto a scuola, un programma di Ambrogio Fogar, le immagini della Parigi-Dakar, Salvatores e Spike Lee, una canzone di Jimi Hendrix....
Dopo decine di dune e di cadute (perdevo continuamente l'equilibrio, ancora non lo sapevo, ma avevo la febbre alta) arriva l'ora di pranzo. Uno spuntino davanti all' oceano, che confina direttamente col deserto, una chiacchierata senza capire una parola, un malinconico brindisi al succo di frutta e si torna a casa. Arrivati all'ostello prendo la seconda tachipirina della giornata e vado a dormire. Mi sveglio alle 18:00 e non sono malaccio, ma ho sicuramente la febbre. Decido che ho bisogno di mangiare qualcosa così mi alzo, vado in un supermercato li vicino e compro due succhi di frutta e delle focaccine alla marmellata. Torno a casa, mordo con soddisfazione le mie preziose merendine e mi accorgo che sotto sono completamente verdi. Un colore non adatto per l'occasione... Così, anche se sono stanchissimo devo rimettermi le scarpe e la felpa e (imprecando) tornare al supermercato; compro dei biscottini miserabili e torno all' ostello.
E finalmente dormo, come un bambino. Il giorno dopo quando mi sveglio mi sento fresco e rilassato, penso al deserto e sorrido, poi penso che forse ho la malaria e allora impreco con tutte le bestemmie che mi vengono in mente. E` meglio tornare a Windhoek. Devo andare in un ospedale o almeno farmi vedere da un dottore. Vado alla reception dell’ostello e dico di voler prenotare il mini-bus. La signora, molto gentilmente mi dice:"Ok, verranno a prenderti alle 10:00. Ehi italiano, ti senti bene? Hai una faccia!
Quando sono già salito sul bus vedo i tedeschi di Toto Cotugno and friends. Allora mi sporgo completamente dal finestrino rischiando anche di cadere e li saluto cantando una strofa a tutto volume “..Con la Chitaaaarra in maaanooo...” Ero proprio fuori di me!
Poi mi tranquillizzo e mi concentro sul mio sedile, talmente piccolo che mi sento una sardina surgelata. Questa volta non c'e` il comandante Verna e le cose precise, questa volta il bus e` sporco e scassato. Vicino a me nell'ultima fila ci sono due giovani inglesi. Mi chiedono "Da dove vieni? Come va?"

-Sono malato cazzo, non vedi che faccia ho?- Non mi parleranno più per tutto il viaggio.
Man mano che ci si avvicina a Windhoek i passeggeri scendono tutti. Restiamo solo io e i due inglesi. Poi ci fermiamo al’ennesima stazione di servizio. L'autista dice che siamo arrivati. -Scendete, per arrivare a Windhoek prendete un taxi. Se volete qua` c'e` un mio amico che vi fa buon prezzo. I due inglesi non aspettano un attimo, pagano e montano in macchina e vanno dritti e comodi a Windhoek. Io invece no. Sempre la stessa storia. Sono arrabbiato, molto arrabbiato. La febbre mi fa sentire un po' strano…
Allora vado dritto dall'autista e faccio una scenata. Lo cospargo di insulti e delle mie ragioni sottolineando che gli accordi erano diversi. Lui però non ha voglia di litigare; invece di ribattere inventa qualche scusa e prova a convincermi a prendere un taxi. Nel frattempo un tipo si avvicina e mi fa "Quanto sei disposto a pagarmi per andare a Windhoek, bianco?" Allora esplodo ancora di piu`-Se vuoi ti do un dollaro, pezzo di merda- Ma per fortuna il mio inglese scadente fa sì che la frase non venga compresa del tutto… Allora prendo lo zaino, che mi sembra pesi un quintale, accendo una sigaretta e me ne vado verso la strada. Quelli intanto ridono alle mie spalle. E fanno bene perché sanno che dovrò farmi 7 km a piedi sotto un sole infernale e che dovrò attraversare la periferia della capitale della Namibia. Viene da ridere anche a me, anzi scoppio in una risata abbastanza inopportuna. Poi pero` guardo con orgoglio la scritta sulla mia borsa Venice Marathon. Cosa vuoi che siano 7 Km, posso anche farne 42 -fanculooo!" urlo ancora” fanculooo maledettiiii...!-
Capitolo 3 

Eh si, l’Africa non e` solo bella. Qualche volta e` anche molto brutta. E questa storia e` solo la punta di un' iceberg che si chiama razzismo. Che arrivi dai bianchi o dai neri non fa differenza. Se mi chiedi -sei razzista?- sicuramente rispondo –no- Ma se mi chiedi -Cosa hai pensato quella volta che ti hanno lasciato alla stazione di servizio, oppure quando ti hanno offeso per il colore della tua pelle- Bene, in tutte quelle occasioni ho pensato alle offese peggiori... Si, qualche volta sono stato veramente razzista, inutile nasconderlo, meglio ammetterlo e cercare di capirne il perché. Ecco, questa e` una cosa importante, cercare di capire, mettersi in discussione e fare tesoro di tutte le esperienze, nel bene e nel male.
Alla fine, imprecando, fumando e camminando, sono arrivato a Windhoek. Una dottoressa mi ha fatto fare il test della malaria. NEGATIVO. E tutto si e` risolto con una manciata di antibiotici. La febbre e` passata, sto` bene e mi sento in pace con tutti… ma ho ancora un problema: continuo a canticchiare una canzonetta scema di Al Bano e Romina...

http://www.youtube.com/watch?v=Q0wZQbK938Y
http://www.youtube.com/watch?v=qQar_BiqAGI

giovedì

SOUTH AFRICA








Cape Town, appunti di viaggio


Jim 
Io faccio questo lavoro da anni. Guidare il taxi mi piace. I miei nonni erano tedeschi, ma io in Germania non ci sono mai stato. Non so se mai ci andrò in Europa e a dire la verità… non è che m`interessi. Io abito qui, sono nato e cresciuto a Cape Town ed è qui che ho intenzione di rimanere. Certo a Cape Town il lavoro non manca, ma la vita non è facile. Come si stava con l`apartheid? Il governo non era male, la città era molto pulita e non c`erano tutti questi ladri in giro. E` facile dire che siamo tutti uguali, che siamo fratelli e altre stronzate del genere. Ma forse la verità è che si stava meglio prima.
Sono pigri. Questi sono pigri, ti dico. Guarda quello che stà pulendo la vetrata. Credi che finirà prima di domani mattina? Non hanno voglia di lavorare...

Jaklie 
Io sono nata e cresciuta a Johannesburg. Il problema è la criminalità. Troppe armi in giro. Tutti gli esercizi commerciali e le ville espongono il cartello response armed. La gente ha sempre più paura e quindi sente il bisogno di avere un`arma per l`autodifesa. Dicono che Jo`burg sia la città più violenta del mondo. Una media di 50 omicidi al giorno. In Sudafrica la prima causa di morte tra i giovani dell`età compresa tra i 15 e i 21 anni e` l`omicidio.  Va di moda il furto d`auto. Dei ragazzi si piazzano in mezzo alla strada, vicino ai semafori, ti fanno scendere puntandoti la pistola e, in pochi secondi ti fregano la macchina. E non scherzano, se fai resistenza ti sparano.


Tourist information
Se desidera visitare il Sudafrica in tutta tranquillità e` possibile utilizzare il baz bus hop-on hop-off South Africa door to door, un mezzo sicuro ed equipaggiato che la scorterà in tutte le città che desidera. Si vendono biglietti che prevedono un certo numero di fermate sulla tratta Cape Town- Jeffrey`s Bay- East London -Johannesburg. Naturalmente il baz-bus non la lascerà alla stazione degli autobus, ma la porterà davanti all`albergo dove intende soggiornare, in tutta sicurezza. Inoltre il baz bus è un mezzo sicuro, non è come gli altri.
E cosa mi dice dei treni invece?Si, anche i treni offrono un ottimo servizio, ma a volte si incontrano persone cattive, sicuramente il baz buss è più sicuro.
Pensavo di fermarmi qualche giorno a Durban, cosa ne pensa?Oh certo, le faccio vedere la mappa della città.
(L`impiegata prende la mappa e la stende sulla scrivania. Poi con una penna rossa disegna un cerchio in un zona)Qui però non ci deve andare! -è pericoloso- c`e` gente cattiva -non spostarti mai a piedi- usa sempre i taxi- la sera resta in albergo-se hai bisogno di qualcosa chiedi alla reception-
Però, che incoraggiamento! Vorrei andare anche a Johannesburg e..No, no, lasci stare Johannesburg…Ma perchè invece non si ferma ancora qualche giorno a Cape Town? Jo`Burg e` molto molto pericolosa! Certo potrebbe essere interessante, ma io le consiglio…Vada ad Hermanus! Un posto tranquillo ideale per l`avvistamento delle Balene. Ha mai visto le balene?
Veramente no, ma…Vorrei andare a Johannesburg…Ma cosa ne dice di Jeffrey’s bay? Il paradiso dei surfisti e` qui a portata di mano..Mai provato il surf?
No, mai provato. Ma io voglio andare andare a Johannesburg! Non m`interessa il surf…Deve sapere che Hermanus e` una delle migliori località turistiche del Sudafrica…


Long street alle dieci di mattina. Una scena comica.
ACCATTONE: Buongiorno mistaa!
LUCA: Ah, buongiorno a te.
LUCA: Stai cercando qualcosa?
LUCA: Veramente no.
ACCATTONE: Aspetti qualcuno?
LUCA: No.
ACCATTONE: E cosa ci fa qui alle 10 del mattino?
LUCA: Niente.
ACCATTONE: Niente?
LUCA: Certo, non sto` facendo niente. Diciamo che sono in pausa e guardo il panorama. A quest`ora la Table Muntain e` meravigliosa, non credi?
ACCATTONE: Hai ragione, è proprio bella…Vuoi fumo?
LUCA: No.
ACCATTONE: Coca?
LUCA: No.
ACCATTONE: Vuoi fare una scopata? Non ti costa tanto. Conosco un posto qui vicino dove puoi trovare una ragazza e…
LUCA: Ehi, ascolta un po`mistaa. Alle 10 di mattina non hai niente di meglio da fare che stare qui in mezzo alla strada a chiedermi se voglio comprare droga o farmi una tua amichetta? E poi non mi sembri molto in forma. Non stai in piedi, mistaa. Vai a casa e fatti una dormita. Dimentica il fumo, la coca, le amichette…ACCATTONE: Si,Si…ma dammi five rand please!LUCA: No.
ACCATTONE: Sono solo five rand mistaa ! E poi guardami, io sono bianco come te!
LUCA: Nooo. Addio, ciao, goodbye mistaa!
ACCATTONE: Oh sei Italiano! Come stare?-Bulognaise-Pissa-Vaticanno-Napolee-Innsaghi- Robierto Bajjo-
LUCA: Baggio! Roberto Baggio si chiama! Bravo il mio amico che conosce Baggio! E`stato il giocatore italiano piu` forte degli anni novanta!...e non lo facevano giocare molto in nazionale. Dicono che aveva un carattere difficile e che allora non andava d`accordo con l`allenatore.
ACCATTONE: Ecco my friendi, io ti procuro il poster di Robierto Bajo e tu mi dai five rand.
LUCA: Ancora..
ACCATTONE: Sono solo five raaand maifrendi! Oppure ti procuro la maglietta di Totti eh? Lui non ti piace? E` fortissimo….
LUCA: No, Totti non mi piace molto…Dai allora, prendi questi benedetti five rand che ti e` andata bene oggi!
ACCATTONE: Thank you, goodbye.
LUCA: Totti comunque secondo me non vale Baggio. Roberto Baggio aveva personalità, carattere vero. Totti invece sputa…
ACCATTONE: Ehi ehi devo andare, non ho tempo. See you...
LUCA: E anche quella volta con l`inter che c`era Lippi che non lo faceva giocare…
ACCATTONE: Ok, Ok. Totti non vale niente e Baggio è fortissimo. Goodbye.
LUCA: E poi con la Fiorentina e la Juve ha segnato tantissimi goals, spettacolari!
ACCATTONE: Si, si, ,ma io…devo andare!
LUCA: Ecco, l`unica grande delusione per quel rigore sbagliato ai mondiali...
ACCATTONE: Sei fissato con il calcio eh?
LUCA: …pero` capita a tutti di sbagliare. Anche Baresi aveva sbagliato… Sembra che i prossimi mondiali si faranno qui in Sudafrica. Come siete messi con gli stadi ? E cosa mi dici della vostra nazionale?
ACCATTONE: Ehi amico basta! Devo andare, mi stai stressando ok?
LUCA: Ehi, sei stato tu a braccarmi con la storia che stavo aspettado qualcuno e se volevo la coca e il fumo e le amichette…
 
ACCATTONE: Si,si va bene, ma mi hai rotto. Vattene! Perche`mi segui adesso ? vattene via!
LUCA: Ho capito, con il calcio non ci sapete fare, meglio con il rugby?
ACCATTONE: Agente! Agente! Per favore mi aiuti ! Questo stronzo di turista mi sta importunando! Mi stressa col calcio e Roberto Bajio- non ne posso piu` la prego…

MOZAMBIQUE


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Beira

MALAWI


Lilongwe