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sabato

KAHAWA



IL PORCO E' GRASSO



Alla fermata dell`autobus incontro alcuni lavoratori. Stanno discutendo della situazione del loro villaggio. Uno di loro, mr. Korentini, espone la sua tesi inquietante:

Anche stamattina il PORCO si è svegliato.
Ha indossato una camicia splendente e si è messo al centro del villaggio; ma non per verificare che tutto sia in ordine, lui vuole essere il centro. Resta fermo lì per una mezzoretta, il tempo necessario affinchè tutti lo vedano. E`il suo modo per dire che che comanda.
Il PORCO ha un computer nel suo ufficio, ma forse non lo sa nemmeno usare.
Ha messo la sua scrivania adiacente alla tavola delle riunioni. In questo modo tra lui e la sedia successiva c'è uno spazio di quasi tre metri.
Il PORCO ama parlare e adora ascoltarsi. E se qualcuno ha qualcosa da dire allora interrompe subito dicendo - La riunione e` finita, andate in pace!-
E` anche un prete, il PORCO; per questo molti lo temono. - Non bisogna ostacolare un ministro di Dio! Lui e` sicuramente illuminato, noi invece siamo dei poveracci! Come faremo a salvarci, chi ci proteggera`?!-
Ma il PORCO sta` esagerando. Da sei mesi non paga gli stipendi; dice che non ci sono soldi. Gli inseganti sono stanchi, gli operai sono magri, gli studenti sono pochi.

Ma il PORCO invece e`GRASSO.

Manca l`acqua oggi, ma per lui non sarà un problema. Manderà qualcuno a prenderla alla fontana di un altro villaggio.

Domanda -Ma perchè manca l`acqua?-
Risposta- Perchè lui non paga la bolletta.-
Domanda-E dei soldi cosa ne fa?-
Risposta- Noi non lo sappiamo-
Domanda- Negli ultimi tre mesi ha comprato una motocicletta ed una macchina. Non e` che…?!-
Risposta-Noi non lo sappiamo. Dio ci ama, questo sappiamo!-

L'uomo del villaggio di fronte al PORCO resta immobile e subisce ed esegue gli ordini, ma non importa. Quel che importa e` che il PORCO E` GRASSO. Molto grasso. Quindi vuol dire che e`pronto. Oh si, e` proprio pronto….Si, sei GRASSO, oh si, sei pronto, sei GRASSO, oh si, sei pronto, si, si, si...

Una chiaccherata alla fermata dell`autobus non basta per raccontare l`Africa dei colpi di stato degli ultimi 15 anni. Però...

lunedì

Walking on the moon


Ogni sera, prima del tramonto, vado a fare due passi. E` come un rito che serve a concludere la giornata. Di solito salgo sulla collina dove si possono gustare gli ultimi attimi di luce, prima della tenebra notturna.
In quei momenti tutte le cose cambiano colore più volte prima di scomparire fino al giorno successivo. Il panorama e` fatto principalmente di mais che diventa quasi blu. C`e` silenzio. Ma non e` un silenzio vuoto, basta ascoltare meglio. Vicino a me c`è un grande albero. I suoi rami coprono un diametro di 15 metri e quando durante il giorno fa troppo caldo, le persone si radunano la sotto per ripararsi dal sole. In fondo a tutto s’intravedono i monti Pare, sulla via per Dar Es Salaam. Hanno una forma rotondeggiante e da qui sembrano colline più che montagne. Davanti a me c`è il Kilimanjaro. La cima e` bianca, coperta di neve, mentre l`enorme base della montagna e` di un verde brillante. In quella grande pianura sembra quasi un corpo estraneo, una strana imperfezione del paesaggio. Durante il giorno rimane coperto dalle nuvole, ma al mattino presto e al tramonto solitamente e` ben visibile. Mi fa pensare ad un prisma che raccoglie tutta la luce prima di ridistribuirla secondo le varie tonalità. Mi dico che forse e` lui il responsabile di tutte quelle fantastiche alterazioni del paesaggio.
E` bello guardare il Kilimanjaro. La montagna e` grande e tutto il resto appare più piccolo.
Dalla strada salgono delle voci, le donne ridono raccontandosi della giornata mentre i bambini corrono per recuperare il bestiame. A quest`ora tutti ritornano a casa. E anch`io qualche volta, con la mente ritorno al mio paese. Si, perchè dietro al Kilimanjaro c’è il Kenya. E poi l`Etiopia, il Sudan, l`Egitto e infine, dopo il Mediterraneo, c`è l`Italia. Penso che in questo periodo a Recoaro la natura si stà risvegliando, dopo il lungo inverno. Ma questi pensieri non mi danno tristezza, anzi. Mi fa piacere ricordare da dove sono partito.
Ancora un po` e non ci sarà più nessuno in giro. Adesso fa freddo, arrivano molte nuvole, forse stanotte piovera`. Il negozio e` ancora aperto, il propietario accende una lampada al kerosene.

La giornata è conclusa, ritorno a casa mia.